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Elena Walch Pinot Nero “Ludwig” nuovamente vincitore del concorso nazionale del Pinot Nero

Il vincitore del concorso nazionale del Pinot Nero è il “Ludwig” 2022 di Elena Walch, dopo che era già stato proclamato vincitore lo scorso anno con l’annata 2021

Il Pinot Nero “ Ludwig” Alto Adige DOC 2022 di Elena Walch ha nuovamente conquistato il primo posto alla 27° edizione delle Giornate del Pinot Nero a Egna/Montagna (Provincia di Bolzano), confermando il suo status di vincitore già ottenuto con l’annata 2021 l’anno scorso. È dunque la quarta volta che il “Ludwig” si afferma come vincitore, avendo raggiunto il primo posto anche con le annate 2021, 2017 e 2010. 


Creato per la prima volta nel 2002, il Pinot Nero “Ludwig” proviene da una rigorosa selezione di uve da vigneti ripidi di media altitudine dai 450 ai 600 m s.l.d.m. E’ un connubio tra le due vallate, con un vigneto situato a Glen ad alta quota, con esposizione a sud-ovest ed un vigneto con un clima più mite a Barleit, Caldaro, con esposizione sud-est. Mentre un vigneto dona l’eleganza e la freschezza, l’altro emerge per la sua struttura e per la sua corposità. La produzione di sole 12.000 bottiglie indi-ca la meticolosa selezione al fine di produrre un Pinot Nero di altissima qualità. I numerosi rico-noscimenti nazionali ed internazionali del Pinot Nero "Ludwig” confermano il grande impegno per questo nobile vitigno.


Favorite dall’annata 2022 calda e stabile, le temperature alte dei mesi estivi hanno regalato uva di un’eccellente qualità e di una maturazione ottimale con un’acidità leggermente inferiore, ma molto equilibrata. Il Pinot Nero “Ludwig” 2022 si esprime particolarmente strutturato, complesso e con lunga longevità. 

VINIFICAZIONE DI ECCELLENZA 

La fermentazione in acciaio con macerazione di 10 giorni sulle vinacce e successivamente affinata in barrique di rovere francese per 10 mesi, è un processo intriso di passione e maestria. La modernissima cantina di fermentazione permette una lavorazione molto delicata dell’uva; sia dei soli acini che anche a grappolo intero, avvalendosi anche dell’uso della gravità, permettendo di conservare l’alta integrità qualitativa dell’uva. Questa struttura, “State of the Art”, è nel suo concetto all’avanguardia tra le cantine di fermentazione in Alto Adige, posizionandosi tra le cantine di fermentazione più moderne d’Italia per creare grandi vini rossi d’excellence.

UN RACCONTO DI FAMIGLIA TRA I FILARI ALTOATESINI

Elena Walch - architetto milanese con radici altoatesine che, grazie all’incontro con il marito Werner Walch ha cambiato il corso della sua vita e ha fatto la storia del vino in Alto Adige - condivide la sua grande passione con le figlie Karoline e Julia che, dopo gli studi, si sono perfezionate in Borgogna, a Bordeaux, e nell’australiana Adelaide. A loro ha trasferito i suoi valori, il rispetto per la natura ed il suo approccio alla sostenibilità, alla base del quale vi è certamente il rispetto della tradizione, ma anche una proiezione costante all’innovazione in un processo continuo di lavoro e apprendimento, in vigneto e in cantina. 

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